14 beni confiscati
Immobili, terreni, magazzini sottratti alla criminalità organizzata e restituiti alla collettività
Immobili, terreni, magazzini sottratti alla criminalità organizzata e restituiti alla collettività
Finanziamento dalla Regione Campania con risorse del Fondo Sociale Europeo per oltre 1,3 milioni di euro
Attività dal forte impatto sociale, economico e ambientale in favore di soggetti fragili e delle comunità locali
Con la misura Supporto alla gestione dei beni confiscati, la Regione Campania sostiene le imprese sociali nella gestione dei beni confiscati alla camorra, accrescendone la competitività, e consentendo, attraverso l’effettivo riutilizzo del bene, la gestione sostenibile dello stesso e la fruizione da parte della collettività.
Sono stati finanziati 14 progetti ad alto impatto sociale diffusi su tutto il territorio campano e realizzati in altrettanti beni – immobili, magazzini, terreni agricoli – confiscati ai clan camorristici per un importo complessivo pari a oltre un milione 300mila euro a valere sulle risorse del Fondo Sociale Europeo.
A beneficiare del sostegno regionale sono imprese sociali, in forma singola o associata, che hanno ricevuto un finanziamento fino a 80.000 euro per i progetti presentati in forma singola e fino a 150.000 euro per i progetti in forma associata.
Alcuni progetti sono già in una fase avanzata di realizzazione mentre altri, complice anche la pandemia da Covid-19, sono in fase di avvio.
Guarda il video che descrive l’intervento regionale con i dati salienti e i riferimenti dei progetti approvati
Nell’intervista l’Assessore Morcone sottolinea l’impegno della Regione Campania nel sostenere la lotta alla criminalità organizzata anche attraverso la restituzione dei beni confiscati alla collettività perché, grazie all’attività svolta, il bene diventa una leva di sviluppo territoriale e strumento verso un percorso di legalità soprattutto nei confronti delle giovani generazioni.
“… il riutilizzo dei beni confiscati come misura di prevenzione ci porta avanti in Europa e diventa una leva di sviluppo territoriale …”
Mario Morcone, Assessore Regionale alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione
“Grazie al rapporto tra il riutilizzo sociale del bene confiscato e l’alleanza formativa e produttiva che oggi possiamo continuare a sentirci protagonisti attivi”
Dal racconto dei protagonisti delle esperienze avviate emerge tutta l’energia di chi fa la scelta, quasi sempre faticosa e controcorrente, di investire in territori “difficili”, il desiderio di impegno sociale e la vocazione allo sviluppo sostenibile.
I progetti finanziati sono tutti connotati da un forte impatto sociale, economico o ambientale e abbracciano numerosi ambiti, dai servizi alla persona alle produzioni agricole, da piccole produzioni artigianali al riciclo dei materiali.
Se alcuni progetti finanziati riguardano aspetti delle attività produttive svolte dall’impresa sociale beneficiaria, altri sono incentrati sull’inclusione socio-lavorativa di soggetti fragili per i quali è forte l’aspirazione a un futuro migliore e la voglia di riscatto sociale.
L’intervento Supporto alla Gestione dei Beni Confiscati rappresenta uno dei tasselli principali delle politiche regionali a sostegno della legalità e della lotta alla criminalità che stanno caratterizzando l’azione istituzionale della Regione anche grazie a un utilizzo intelligente delle risorse della programmazione 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo.La strategia di colpire la criminalità nei propri interessi patrimoniali, con la confisca dei beni, non da frutti se non si restituiscono i beni alla fruizione della collettività attraverso il sostegno alle attività d’impresa sociale, sia produttive che di servizi, che si svolgono in questi beni e che sono connotate dalla forte valenza sociale ed economica.
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è il principale strumento utilizzato dall’UE per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Grazie a una dotazione di 837.176.347,00 euro, il POR CAMPANIA FSE aumenta le prospettive occupazionali dei cittadini campani, prestando particolare attenzione a chi incontra maggiori difficoltà a trovare lavoro.